DENIS MAHON E ROBERTO LONGHI. OPINIONI DISCORDANTI SUL GUERCINO

Il qui e ora del Guercino a Cento è rappresentato a pieno titolo dal Centro Studi Internazionale che, attraverso la presenza di un comitato direttivo e scientifico, ha il merito di promuovere e divulgare la cultura centese attraverso periodiche conferenze in presenza e online.
Il Centro Studi però, come si evince dal suo regolamento, è anche e soprattutto un luogo di ricerca e documentazione che si pone come obbiettivo quello di valorizzare e comunicare il vastissimo patrimonio culturale locale.

A questo proposito vogliamo ricordare le parole della Presidente Valeria Tassinari, rilasciateci nell’intervista del 14 gennaio scorso:
Secondo te, il Centro Studi quanta importanza ed incidenza ha sul nostro territorio?
«Potrei scrivere a lungo dell’incidenza che un centro studi può avere per il nostro territorio, diciamo che il progetto è molto ampio e si svelerà nel tempo. In sintesi, come spesso ci diciamo, il Guercino per noi è più di un grande artista, per questo territorio è proprio un genius loci, uno spirito benevolo che può guidarci a interpretare la nostra identità e che, per la sua peculiare personalità, per la sua biografia, per il suo sguardo su queste terre, sulla gente e sul paesaggio, ci offre molte direzioni di lavoro. L’asse centopievese sarà portante e unificante in questo senso, ma sarà un catalizzatore di dinamiche di portata molto più ampia.»

Il Centro Studi, quindi, consolida la sua presenza sul territorio sotto la  guida di Valeria Tassinari, in stretta collaborazione con l’Ufficio cultura del Comune di Cento, attraverso un nuovo ciclo di conferenze: il primo appuntamento sarà martedì 8 novembre, ore 20:45 presso l’elegante sala Zarri di Palazzo del Governatore. La conferenza dal titolo “Denis Mahon e Roberto Longhi. Opinioni discordanti sul Guercino” verrà curato dallo storico dell’arte Fausto Gozzi e da Francesco Gonzales, membro dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Novara.

Inoltre, con grande entusiasmo annunciamo che la redazione di Obbiettivo100 seguirà ed affiancherà ufficialmente le attività del Centro Studi, sia in presenza che online.

In attesa di domani sera, vi lasciamo con queste bellissime parole di Fausto Gozzi:

«Longhi e Mahon, sono entrambi due giganti del Novecento, due storici dell’arte che hanno dato contributi indispensabili. Longhi, classe 1890, ha riscoperto Caravaggio già dagli anni Venti quando nessuno lo studiava e con lui tutto il mondo dei pittori caravaggeschi ancora del tutto sconosciuti, mentre Mahon, classe 1910, ha dato contributi preziosi per la conoscenza di Guercino già dagli anni Trenta e con saggi ancora oggi indispensabili. In merito allo stile del giovane Guercino, Longhi tende a vedere il pittore di Cento quasi come un seguace di Caravaggio, mentre invece Mahon sostiene che nel momento di massima fortuna del caravaggismo, 1615 – 1618, Guercino, anche se giovane, era un pittore già pienamente formato indipendentemente da Caravaggio. Lo stile di Guercino è uno stile “naturalistico” che si è formato sugli esempi di Ludovico Carracci, ma soprattutto è figlio del suo grande talento che proprio in quegli anni non teme confronti con nessuno. Anche il modo di illuminare le figure nei suoi quadri è del tutto personale, Guercino utilizza una luce che continua  e si espande oltre lo spazio del quadro, si dilata, mentre la luce di Caravaggio è sempre una luce che chiude, che definisce le figure nel proprio spazio.
Tuttavia si può sostenere che nel Guercino giovane c’è anche qualcosa di quello che dice Longhi, perchè il caravaggismo era diffuso quando Guercino ha 17, 18 anni, ma lui ne fa una cosa del tutto diversa, un linguaggio solo suo. In occasione del compleanno di Sir Denis, parleremo anche della genialità dell’intuizione di Mahon e cioè la spiegazione che ci ha dato del vistoso cambiamento di stile del Guercino dal 1623, quando cioè entra in contatto con le teorie dell’arte che c’erano nella corte papale.»