SI STA COME A CARNEVALE, IN VIA RISORGIMENTO GLI ALBERI

“Oggi, 20 maggio 2022 sono state tagliate delle piante (in diverse proprietà private) nella via Risorgimento […] quando la vegetazione è ormai rigogliosa e la linfa scorre nei vasi delle piante, quindi un taglio lascia una ferita facilmente infettabile da parassiti, inoltre sono presenti nidi ovunque. Un po’ strano potare delle piante a maggio, eppure una ragione c’è. il passaggio dei carri per il carnevale.” Così si apre il comunicato inviato alla redazione della Dottoressa Agronoma Donatella Malaguti, candidata al Consiglio Comunale alle scorse elezioni con la lista RisorgiCento.

È bene premettere per i meno esperti di botanica che si è solito potare le piante a fusto alto in inverno, a pianta “ferma”, per non ostacolare l’attività vegetativa dei mesi primaverili. In questo caso invece, continua la Malaguti, “si è arrivati a togliere i rami tagliando fino al tronco” proprio nella stagione meno indicata esponendo le piante ad un grave trauma. Il comunicato continua specificando come “nella normativa italiana gli alberi costituiscono, a pieno titolo, dei beni giuridici a cui è accordata una particolare tutela in considerazione delle funzioni economico-sociale, ecologico-ambientale, sanitaria, culturale ed estetico architettonica.” Insomma, sembra chiaro che l’operazione compiuta sull’arteria che percorrono i carri di carnevale per raggiungere il centro storico ad opera dei dipendenti di CMV lasci alcune perplessità.

La redazione ha contattato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Cento Vito Salatiello che, a conoscenza del dibattito che si è generato in merito alla potatura selvaggia grazie anche alla pronta segnalazione della Consulta Civica Cento-Penzale, ci ha tenuto a far sapere come si sia trattato ahimè di un caso unico nel suo genere, conseguente all’eccezionalità dello svolgimento del carnevale in primavera. La definizione delle tempistiche del carnevale ha avuto un dibattito che si è allungato oltremodo e le trattative e valutazioni sono proseguite fino quasi all’inizio della primavera quando ormai non era più tempo per la potatura. Tuttavia essa si è resa indispensabile per lo svolgimento della manifestazione poiché, come sottolinea l’Assessore, l’alternativa sarebbe con tutta probabilità che le enormi costruzioni in cartapesta avrebbero danneggiato ancora di più gli alberi durante il primo passaggio lungo la via, se non fossero stati preventivamente potati, causando probabilmente una ferita ancora maggiore alle piante (una sorta di tributo al celebre carro “Rami Secchi” del viareggino Arnaldo Galli, per gli amanti del carnevale).

La dottoressa avanza inoltre dubbi in merito alla coerenza della Giunta che si era impegnata in campagna elettorale verso una politica, per così dire green e menziona il percorso relativo alla riqualificazione del Parco dei Giganti. “È stata fatta una riunione in sala Zarri per chiedere ai cittadini suggerimenti su cosa fare al Parco dei Giganti, è stata fatta un’iniziativa dove in un banchetto si chiedeva ulteriormente cosa fare nel mese di aprile… Fatto sta’ che da ottobre ad oggi, nemmeno un palo della luce, nemmeno una miglioria è stata fatta. Anzi, campeggiano nel parco alberi secchi che non vengono nemmeno potati. E tutto ciò che doveva essere fatto sul verde urbano, promesse su promesse, sono state rese vane con questa potatura selvaggia fatta in un periodo dove lo stesso Comune vieta i tagli.” Alle doglianze dei cittadini risponde ancora l’Assessore Salatiello ricordando come il verde stia davvero molto a cuore all’Amministrazione tanto che è stato siglato un patto di collaborazione con l’Associazione Resistenza Terra della durata di cinque anni per l’implementazione del verde pubblico e aggiunge come già si sia già provveduto a ripristinare 33 pioppi cipressini lungo il viale del cimitero che mancavano da diversi anni.

La Malaguti propone poi una riflessione, partendo da una richiesta respinta da parte di un abitante della Via che “aveva fatto richiesta al Comune, poco tempo fa, per potare proprio uno di questi alberi, ed essendo una strada ad alto scorrimento aveva chiesto il permesso in Comune. Il permesso non gli è stato dato perché la stagione era troppo avanzata…in aprile”. Secondo l’Agronoma sembra che l’Amministrazione si nasconda dietro la nota politica dei due pesi e delle due misure e aggiunge che “cercheremo di capire se questi alberi sono stati danneggiati inesorabilmente e ci riferiremo a chi di dovere per sapere se si può agire legalmente contro un comune che non protegge, non migliora, non manutiene, ma distrugge.”

In conclusione, ad una settimana dallo svolgimento del primo Festival della Sostenibilità (vi invitiamo a recuperare i nostri articoli e il nostro videoservizio n.d.r) non si vuole entrare nel merito del democratico confronto a cui ogni cittadino ha diritto, a maggior ragione quando si parla di beni comuni, di piante, dei veri polmoni di questa città. Si ringrazia Donatella Malaguti per la segnalazione e per lo spunto di dibattito tanto che… ci perdonerà la battuta.. fosse per la redazione si potrebbe pensare di cambiare nome alla via oggetto dell’articolo in Via RisorgiCento.

Viene tuttavia spontaneo constatare ancora una volta la complessità della gestione della manifestazione carnevalesca di Cento: il ritardo accumulato nel trovare un accordo per le sfilate ha causato un conflitto con le politiche ambientali tanto care a questa maggioranza. Può anche questo accadimento essere un indizio per portare la politica centese a comprendere la necessità di una qualche struttura che si occupi del carnevale tutto l’anno?