Dal capoluogo di provincia – Ferrara – al giro dell’Alto Ferrarese: lavoro, sociale, cultura

La vita che si genera ogni giorno nei luoghi che andiamo ad osservare, è l’insieme di rapporti lavorativi, relazioni sociali, il tutto intriso dalla cultura architettonica, letteraria ed agreste di cui siamo ricchi ed a volte dimenticandone il valore.

Pare ieri che su Ferrara si sia insediata una gestione amministrativa di destra.
Il sindaco Alan Fabbri, di origini bondenesi, ha continuato e rafforzato il dialogo in Regione, volto alla collaborazione ed alla realizzazione di progetti che avessero una ricaduta sul territorio.
A seguire, nei comuni dell’Alto Ferrarese, la cittadinanza, in occasioni delle elezioni amministrative locali, in qualche occasione, ha spostato “l’ago della politica” .

Decidendo, in alcuni casi, di sostenere le liste civiche e la sinistra come successo a Cento, su Terre del Reno ha riconfermato il centro destra, Bondeno vede un proseguire la gestione di destra, Vigarano Mainarda sostiene una destra più marcata ed a Poggio Renatico la lista civica ne è alla guida.
Il Giro dell’Alto Ferrarese, ha l’ambizione di fare una panoramica delle attività politiche – amministrative, che sono state portate a termine e che si stanno progettando, per colmare il gap di sviluppo socio-economico che viene riconosciuto a tutto il territorio, parliamo all’incirca di 800 km².

Una popolazione di poco più di 200.000 unità (130.000 nel capoluogo, 77.000 nel territorio provinciale dell’Alto Ferrarese), di cui circa un 30% ha una età compresa fra i 35 ed i 54 anni.

La “connessione” fra e dei territori è indispensabile per sostenere lo sviluppo economico, si sono così messi in atto processi di digitalizzazione rilevanti.
@CNA Ferrara, ha sostenuto il progetto Smart District curato da Tim, affinché le imprese possano essere attive grazie al rinnovamento tecnologico di processi industriali 4.0.

Lo sapevi che Ferrara è uno fra i comuni con più alta maturità digitale?   

L’ Indice Ca.Re pari a 74 , è un indicatore di valore su un campione di 110 comuni capoluogo , sulla base di molti parametri. Ferrara risulta un comune virtuoso. Nel territorio spicca l’indicatore DESIER – Digital economy and Society o DESI – misura il livello di digitalizzazione della società , promosso da Agenda Digitale ER in collaborazione con Art-ER e Lepida. Il comune di Cento è osservato speciale Desier per accelerare la trasformazione digitale del territorio.

Se le infrastrutture di asfalto in tutta l’area sono migliorabili ed implementabili, per garantire l’insediamento di nuove aziende e lo sviluppo delle attuali, esiste una strada che trova molti consensi ed a cui tutti i comuni risultano associati. La Strada dei Vini e dei Sapori è un percorso attrattivo per il turismo enogastronomico a cui affiancare scoperte museali di valore.

Al comune di Vigarano Mainarda va il merito di aver aderito a Città Slow , una organizzazione che si ispira al movimento Slow Food. Città Slow ha come obiettivo di migliorare la qualità della vita rallentandone i ritmi generali.
Il binomio cibo e socialità, il territorio lo esprime in maniera rilevante con il fenomeno delle “Sagre”. Sia essa di carne o di pesce; di pasta ripiena o di dolci; di verdure … di zanzare (basso ferrarese) il concetto di sagra sparaglia le carte e vince tutto.

Ma ATTENZIONE!

In una frazione che tocca 3 comuni e 2 provincie, nelle prossime settimane si terrà una “Convention Nazionale delle Sagre Italiane”. @Obiettivo100, sarà presente, per approfondire e conoscere nuovi aspetti di un settore che si sta rinnovando per cavalcare le nuove esigenze di consumo.

Ricordiamo anche il progetto De.C.O. per la valorizzazione e la promozione di saperi, cultura, attività e prodotti agro-alimentari legati alla storia ed alle tradizioni del territorio. Il comune di Bondeno, è presente con: la passata di pomodoro, il tartufo, il biscotto, il miele, il riso.

Fra i vari prodotti locali, è necessario riconoscere due best product: il pane ed il tartufo. Alla Rete Città del Pane aderiscono Ferrara e Bondeno , la finalità di questo progetto è il riconoscimento e la valorizzazione delle tipologie specifiche di pane legate al territorio. Associazione nazionale Città del Tartufo con Bondeno e Terre del Reno: riunisce circa 40 comuni, con finalità di promuovere, commercializzare il prodotto includendolo in itinerari turistici. Il tartufo richiede cura e salvaguardia del territorio, regolamentando il mix fra le aree produttrici spontanee che quelle coltivate.

Ferrara è riconosciuta anche come “Città delle Bicilette”, l’uso della stessa è molto diffuso su tutto il territorio. Da noi acquisire l’abilità di andare i bicicletta – senza le ruotine – è considerato come un il primo passo per diventare grande. In attesa che gli amministratori locali riescano ad intercettare fondi del PNRR per fare dei collegamenti e creare nuove ciclovie, molta cittadinanza per mantenersi in forma utilizza la “biga” (termine dialettale per biciletta) e di prima mattina, incontrare qualche “umarel” ottantenne, dotato di device mobile, che paga il quotidiano con contactless e controlla la prenotazione all’ufficio postale non è poi così raro.

Nelle zone prevalentemente rurali, siamo portati a pensare che la vita sia “sana”. Stato rilevabile da raccolta dati, analisi, su inquinamento delle città, prevenzione dei tumori, trapianti, risorse sanitarie. A darne riscontro è la Rete Italiana Città Sane, una associazione senza scopo di lucro. Vi aderiscono circa 70 comuni, Ferrara ne fa parte. A cui si aggiunge Rete città Strategiche, ovvero quei comuni, circa 40, che adottano la programmazione strategica come strumento di governo del territorio. Finalizzate a consolidare relazioni tra città italiane ed europee che adottino soluzioni simili.

Osservando i molti aspetti che caratterizzano l’area a nord-ovest della provincia, emergono molti valori. La nostra impressione è che si tratti di tanti puntini neri in un foglio bianco. Allo stato attuale ci pare tutto slegato, ogni uno ha fatto azioni rilevanti fino al confine del proprio comune. E’ giunto il momento di realizzare la figura, con l’unione dei puntini, serve fare rete per dare forza a tutti indistintamente. Edi Govoni