PRESENTAZIONE DEL VOLUME GUERCINO NEL CASINO LUDOVISI 1621-1623

Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento,1591-Bologna,1666) giunse a Roma nel 1621 e ci rimase per solo tre anni, sufficienti a lasciare alcune opere determinanti per i successivi sviluppi dell’arte italiana. L’abilità pittorica, l’enfasi della composizione, accompagnata dall’esuberanza del colore si mescolano armonicamente nella vastità celeste dell’Aurora. Dipinta per il  soffitto del Casino Ludovisi, l’Aurora viene qui concepita da Guercino dentro ad una finta architettura illusionistica che, muovendosi sul suo cocchio e lasciandosi alle spalle l’amante Titone, squarcia le tenebre annunciando una nuova alba, simbolo della nuova fase politica e culturale rappresentata dalla famiglia dei Ludovisi.
Il ricorso ad una prospettiva illusionistica, resa anche grazie alla complicità del quadraturista Agostino Tassi, la volontà evidente di sedurre e meravigliare visivamente lo spettatore, dimostrano ancora una volta l’innata bravura del genius loci, Guercino, di riuscire a costruire e raccontare episodi attraverso “macchie” di colori caldi e brillanti.

La meraviglia dell’Aurora di Guercino purtroppo però non è solo ricordata oggi come opera centrale del Pittor Mago centese, ma anche come protagonista di aste che, fortunatamente, fino ad oggi sono andate deserte. Ed è proprio su questo punto, che si pone ed accentua la posizione del Centro Studi Internazionale Il Guercino, costantemente attento alla valorizzazione ma soprattuto conservazione del patrimonio culturale. Infatti proprio domani ore 18:00, presso il Cinema Teatro Don Zucchini, verrà presentato il volume Guercino nel Casino Ludovisi 1621-1623 “[…] un’indagine storico-artistica di ampio respiro, che coinvolge 16 studiosi e si avvale di immagini ad altissima definizione, per tenere alta l’attenzione su un bene culturale attualmente di proprietà privata, le cui sorti sono state ampiamente discusse negli ultimi tempi e sul quale ancora gravano molte incertezze, ma che proprio per questo è opportuno conoscere, riconoscendone l’altissimo valore.”

Un modo per porre un punto fermo su una storia affascinante, in attesa che, dopo le prime due aste andate deserte, si chiarisca il destino di questo luogo, che molti sperano possa diventare di proprietà pubblica e che, nonostante tutto, mantiene intatta la sua delizia, come potremo ascoltare dalla parole delle professoresse Barbara Ghelfi e Raffaella Morselli, che presenteranno il volume, alla presenza di diversi autori dei saggi.

Ancora una volta quindi, il Centro Studi, simbolo del qui ed ora del Guercino, sta dimostrando il suo impegno istituzionale ad avviare e mantenere sistematici interventi e programmi culturali, volti alla salvaguardia e tutela del patrimonio culturale locale e non solo.

È possibile partecipare alla conferenza di domani in presenza (consigliata la prenotazione a csguercino@comune.cento.fe.it); altrimenti la registrazione sarà disponibile sul canale YouTube del Comune di Cento.