Tra ordine e disordine, Terre del Reno – Route 66 , sta cambiando?

Trasformazione o immobilismo di un’area di 51km² con una densità di popolazione di circa 10.000 unità, di cui il 9% è rappresentato dalla comunità straniera del Marocco.
A che punto si trova lo spirito di UNIONE di Terre del Reno?
Quale proposta economica offre il territorio per trattenere ed attrarre nuove risorse?
Il neo nato Comune di Terre del Reno ha compiuto 6 anni all’inizio del 2022.
Sei anni segnati da eventi di portata locale e mondiale, eventi che hanno avuto ricaduta sulle attività economiche, sulla sanità, sulle PERSONE.
A Gennaio 2017, prende vita il Comune di Terre del Reno, dalla fusione del Comune di Mirabello e Sant’Agostino, cittadine che assumono il ruolo di “entità amministrative” o frazioni assieme a San Carlo, Roversetto ed una parte di Dosso.
Era il 20 Maggio 2012, una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 , cambiò per sempre gli assetti fisici ed economici del territorio emiliano.
In seguito all’evento sopra citato, a Gennaio 2020 il landscape di Terre del Reno è ridisegnato, le dinamiche economiche si sono strutturate e rinnovate per rispondere al meglio alla evoluzione tecnologica, protagonista di quello che si prevedeva il futuro.
Ma … un evento inimmaginabile, investe “il mondo” , in Italia inizia la propagazione del Covid-19 , #pandemia .
Un altro momento di smarrimento deve essere affrontato anche dal Comune di Terre del Reno.
La forza emotiva delle persone, il carattere imprenditoriale di chi governa le attività locali, aziende di ogni settore merceologico, di ogni dimensione di fatturato, ancora una volta hanno dato prova di essere il veicolo che tiene unito e sorregge la vita sociale della comunità.
Terre del Reno rientra nel territorio definito “Alto ferrarese” , il reddito medio provinciale dell’area si attesta sui 21.000 euro, un dato più elevato rispetto alla media nazionale.
Terre del Reno , con una popolazione di 9.879 abitanti, vede attive 798 attività economiche , nei seguenti settori:
– agricoltura – 167
nota storica: la Contessa Matilde di Canossa ed i Monaci di Nonantola, nel XI e XII secolo estesero le loro autorità amministrative con il sistema dalla “partecipanza” nei territori compresi fra Cento e
Ferrara, favorendo così una prima attività di bonifica e diedero il via ad una economia agricola produttiva.
– Ict – 14
– manifattura – 121
– costruzioni – 152
– alloggio e ristorazione – 48
– noleggio, agenzie di viaggio – 21
– commercio – 132
– trasporto e magazzino – 29
– servizi alla persona – 27
– immobiliari – 32
– attività professionali – 19

Cluster di rilievo sono le Imprese giovanili in crescita del +8,1% e le Imprese straniere +9,4% .
Si registra un calo -23,6% per le Impresa femminili . Questo ultimo dato è in controtendenza, la provincia di Ferrara rimane comunque al primo posto , in regione, per incidenza di imprese femminili.
Nonostante gli sforzi economici messi in campo da importanti operatori locali, il sistema dell’Alto ferrarese fatica a mantenere stabilità imprenditoriale.
Dopo aver evidenziato alcuni elementi inconfutabili che portano a ciò, ci chiediamo:
“il territorio è attrattivo per un imprenditore che abbia in progetto di intraprendere una attività in questa area?” .
La prima cosa a cui pensiamo è la VIABILITA’.
Un azienda ha necessità di relazionarsi con l’esterno, necessita di ricevere e di spedire merce, in un rapporto di costi/tempi che sia competitivo per poter affrontare il mercato in cui si confronta.
Se geograficamente ci troviamo in una posizione favorevole, siamo al centro del triangolo autostradale Pd , Bo , Mo , per raggiungere questi caselli la viabilità non è adeguata per soddisfare un traffico strutturato e costante su gomma .
Pure la “via ferrata” da raggiungere e da gestire, implica attività amministrativa e di coordinamento, quindi costi per l’azienda.
Cosa si è fatto negli anni per colmare questo “mancato collegamento” , per adeguare l’attuale viabilità ad una corretta convivenza con gli abitanti di questa area ?
Una certezza c’è: tante parole, riunioni, promesse, progetti e … saranno le future generazioni a constatare se qualcosa si realizzerà.
Il futuro prende vita con le persone, con un ripopolamento dei luoghi, ove svolgere una vita con ritmi adeguati allo sviluppo della famiglia media italiana – che non è necessariamente quella del “mulino” – ma una famiglia nel pieno della forza lavorativa per dare modo agli adulti di garantire sostentamento economico al proprio nucleo familiare.
Come ? Anche con attività commerciali, progettate con nuovi concetti di servizi per un consumer abituato a cercare e trovare prodotti e soluzioni ai propri bisogni sia online che nel fisico.
Altre “vie” che devono essere potenziate sono quelle telematiche, la fibra, per consentire scambi e transazioni di dati fra la domanda e l’offerta.
Questa utility è basilare per consentire sviluppo economico.
Le stesse attività locali hanno la necessità progettare il proprio business in un’ ottica online che trovi connessioni e riscontro con la presenza fisica del negozio.
L’online non farà scomparire la relazione con il negozio, la visita di un agente di commercio in una fabbrica, ma chi non penserà ad un modello digitale adeguato alla propria realtà lavorativa si escluderà automaticamente.
L’amministrazione comunale nel suo complesso – vincitori e forze di opposizione – hanno il dovere di collaborare nel territorio per la cittadinanza.
Le associazioni di categoria devono svolgere un ruolo di collante per creare “rete” fra le imprese ed innescare collaborazioni “reali” con i colleghi del territorio.
Pensare ed agire “open mind” per poter competere nei mercati di riferimento.
La distanza economica che si manifesta fra chi decide di percorrere nuove vie – con le insicurezze che ogni nuova esperienza ci pone – e chi decide di aspettare è proporzionale al tempo di presa della decisione e sarà determinante per la sostenibilità aziendale.
Cit…”L’umanità è divisa in tre classi: coloro che sono immobili, coloro che sono mobili, e coloro che si muovono” … B. Franklin
A Terre del Reno vi sono esempi di aziende che hanno scelto di “muoversi” , affrontando con maturità i passaggi generazionali, studiando il proprio mercato e strutturando progetti di business nuovi, affrontando i mercati esteri comprendendone la grande potenzialità.
Terre del Reno è un’area connotata da una poliedricità di settori economici che possono fare da booster, dando valore ad un territorio che dista poco più di 12 km dal capoluogo di provincia.
Per fare ordine, ci riproponiamo di approfondire periodicamente settori verticali.
Per ascoltare dalla voce dei protagonisti, gli imprenditori , progetti in corso, idee da realizzare, richieste di informazioni, aspettative dalla politica.
E’ l’obiettivo che Obiettivo 100 si pone , siamo sul territorio per il territorio.
Edi Govoni
Fonti:
CCIAA Ferrara, Osservatorio dell’economia novembre 2019
CCIAA Ferrara, Ufficio Cultura e relazione d’impresa 2020
Bo.camcom.gov.it , definizioni di impresa …
Wikipedia , nota storica