IL CARNEVALE DI CENTO DA UNA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA

Costantemente annoverato dalle testate giornalistiche e dai social come le feste assolutamente da non perdere, il Carnevale di Cento è un interessante studio di caso che consente di individuare ed esplicitare tutti quegli aspetti legati all’analisi propria Destination Marketing degli eventi.
Legato fortemente al territorio in cui si svolge, la manifestazione allegorica appartiene a quella categoria di celebrazioni proprie della tradizione locale, divenuto brand e icona della comunità che lo sostiene e ospita.

 

L’evento carnevalesco centese offre un altrettanto osservatorio interessante da una prospettiva sociologica, in quanto rientra a pieno titolo tra i riti collettivi annuali che, a seconda della interpretazione individuale, può essere inteso come passaggio alla Quaresima o, per i non credenti, come passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile.
Il Carnevale di Cento, quale provincia di significato, può essere letto come un complesso evento rituale culturale, nel quale le rappresentazioni simboliche assumono forma nella reciprocità delle interazioni dei partecipanti, in una variegata e ricca rete di significati e  realtà multiple.

Luogo di svolgimento sono le vie principali di Cento, compresa la piazza centrale, dove la messa in scena, tra coriandoli e maschere, trova la sua massima espressione. La comunità centese, infatti, ripete annualmente un rito istituzionalizzato, confermandone le rappresentazioni dominanti, intessendo nuove forme di reciprocità, grazie alla partecipazione, non solo dei propri cittadini ma anche di spettatori estranei al territorio.

Foto di Gianfry Nepitelli

Elemento di coesione interna, ma anche di scontro, la kermesse nel suo insieme corrisponde a quell’occasione per fare qualche cosa di diverso dal solito, momento in cui si passa, dalla forma individuale a quella collettiva. Questo passaggio, o meglio, questo salto dalla quotidianità al mondo di sogno, diventa un sistema di realtà multiple, in cui si vive veramente una realtà diversa.

L’appuntamento domenicale centese rappresenta, quindi, un altrove temporale e spaziale, dove tutti i partecipanti, entrano in una dimensione sospesa di “tempo differente”, staccato dalla routine, che si libera dai soliti schemi e vincoli della vita quotidiana.