I bambini non sono tutti uguali: Carnevale vs Halloween!

Nel mondo commerciale, chi si occupa di vendita, è ben consapevole che “attirare l’interesse di un bambino”, vale oltre il 67% del processo di vendita per giungere ad un risultato: cedere prodotto in cambio di euro.

Trascorsi alcuni giorni dalla conferenza stampa, tenuta dal Comune di Cento e dal Comitato Cento in Vetrina, conferenza di presentazione degli eventi collaterali alla grande kermess di Cento Carnevale d’Europa 2024, mi sorgono alcune riflessioni.

Il commercio cittadino, punta come veicolo di attrazione di pubblico, ai bambini. Organizza in occasione di “Martedì grasso”, un intrattenimento con musiche e balli, gara per la maschera più bella, “gettito” – per i meno conoscitori si intende “gettare dai carri di carnevale dolciumi, piccoli gadget, coriandoli” , in questo frangente (non ci sono i carri) mi auguro si tratti di una distribuzione adeguata alla circostanza.

Nelle intenzioni percepisco la volontà di attrarre in centro un elevato numero di persone, famiglie con prole. Quella prole che solo 60 giorni fa, in occasione dell’evento specifico, Festa di Halloween, creava malumori, polemiche e critiche verso l’amministrazione comunale, colpevole di voler cavalcare una moda ormai entrata nel calendario commerciale italiano.

I Bambini non sono tutti uguali

Le idee cominciano a confondersi e pure alcune certezze vacillano.
Nel weekend successivo, sabato 17 febbraio, l’elemento differenziante per attrarre potenziali utenti per il commercio è … “negozi aperti per lo shopping” … , di solito il sabato pomeriggio, nei mesi invernali, non è consuetudine avere il punto vendita aperto?

Prendere consapevolezza che la relazione commerciale, intesa come vendita prodotti ad utenti, sia profondamente cambiata è un dato di fatto.

Osservando i grandi numeri, i dati inerenti le vendite online retail , sono ancora piccoli, sotto al 15% (no food e food) confrontati alla vendita in fisico. Nel punto vendita, ciò che è profondamente cambiato è il nostro atteggiamento di consumatore.

I social, internet, ci hanno abituati ad essere attratti da azioni che inducono a:

  • Conoscere la persona: la/il commess*, titolare, front-men-woman, una persona interessata a noi
  • Desideriamo conoscere come fare a realizzare un outfit che ci valorizzi
  • Desideriamo creare armonia nell’arredamento di casa, dell’ufficio
  • Apprendere tecniche per valorizzare il trucco
  • Quale frutto o verdura sia più opportuno consumare a fine gennaio
  • Come prepararci ad avere davanzali e terrazzi fioriti

Entriamo così in contatto con persone sconosciute e la loro professionalità, trasmettendoci fiducia, in chat rispondono ai nostri quesiti o richieste di chiarimenti in tempo reale e poi, statisticamente su 5 contatti 2 si chiudono con una vendita, una azione commerciale, si acquisisce un cliente.

Il processo che avviene online è replicabile con piccoli eventi, sessioni di presentazione nei punti vendita?
Qualche attività locale, si è avvicinata a queste dinamiche?
Ci sono altre informazioni ed idee su cui poter creare valore nella vendita , allontanandoci dalla parola “sconti”?

Mi rendo conto che il tono sia ruvido. Nel mio intento non c’è l’accezione di fare polemica ma di confronto su temi importanti per l’economia locale.

A tal proposito, giovedì 01 febbraio, alle h 14:30, presso Sala Zarri – Palazzo del Governatore, si svolgerà un importante evento organizzato dal Comune di Cento. Presentazione della nuova Legge Regionale sull’Economia Urbana, illustrata dall’assessore regionale A. Corsini

Un’ occasione in cui il tessuto commerciale dell’Alto Ferrarese può dare un segnale granitico di interesse e di presenza, per sostenere l’impegno dimostrato da assessore F. Taddia, coadiuvato dall’amministrazione, nel realizzare un incontro che trasmetta in regione la forte criticità che quotidianamente si vive aprendo “la saracinesca”.