Alla scoperta di un settore economico in “fermento”

Quando abbiamo pensato di affrontare il settore brassicolo nella nostra immagine mentale si sono focalizzate barbe hipster, tatuaggi dai più disparati significati, tagli di capelli di estrema tendenza per le signore e teste calve o code di cavallo per gli uomini.

Ripartiamo e facciamo “tabula rasa”

Il fenomeno delle birre artigianali ha inizio all’incirca negli anni ’80. Parte dagli USA come movimento culturale. Il proposito era quello di valorizzare la capacità dell’individuo nella produzione di piccole quantità, per allontanarsi dai grandi produttori industriali. Come spesso ci informano gli imprenditori, una caratteristica vincente è essere verticali, cioè specializzati nel proprio settore.

Per le filiere è stato istituito un Fondo per la tutela ed il rilancio delle stesse:

  • Apistica
  • BRASSICOLA
  • Canapa
  • Frutta da guscio

La brassicola si occupa del mondo della birra.

Ove la materia prima, acqua, orzo, luppolo, mistura di luppolo, malto, kamut, lieviti, sono tutti elementi che hanno caratteristiche diverse a seconda di dove vengono coltivati. L’area geografica conferisce loro sfumature gustative ed olfattive che il Mastro Birraio deve saper gestire per dare vita ad un prodotto che si contraddistingua.

In Italia il movimento dei birrifici artigianali prende forza nel 1996 a fronte di un cambio di normativa sulle accise:

  • 1996 erano poco più di 10 produttori artigianali
  • 2020 erano all’incirca 1000 produttori artigianali
  • 380.000 € fatturato annuo medio, stimato, per azienda
  • 96 i produttori in Emilia-Romagna di cui: 22 nel bolognese, 16 nel parmense, 14 nel riminese, 12 nel forlivese, 08 nel piacentino, 07 nel ferrarese, 06 nel ravennate, 06 nel reggiano, 05 nel modenese
    (questi dati sono del 2020 potrebbero essere sottostimati).

Il Mastro Birraio è una figura professionale specializzata, è addetto alla creazione della ricetta della birra, alla produzione della stessa, supervisiona tutte le fasi.

Rientra fra le professioni innovative, è una figura cardine del processo di produzione di una birra di qualità. Possiede conoscenze tecniche specifiche su ingredienti, caratteristiche organolettiche per dare vita a ricette uniche. Il suo obiettivo è trasformare la miscela iniziale in una buona birra.
Non solo passione per odori e colori che provengono dal mondo agricolo e l’arte artigiana che permette di esprimere il carattere del Mastro Birraio che ha la capacità di leggere gli elementi distintivi della materia prima che sta trattando.

Assaporando una birra si vive una esperienza sensoriale completa, un mix di artigianalità, gusto, passione.
La passione però non è sufficiente, per affrontare professionalmente il settore, serve essere preparati. Vi sono Corsi Professionali per la Qualifica di Birraio Artigianale, percorsi riconosciuti a livello Europeo, con Certificazione delle Competenze e Qualifica Professionale.

In Germania, patria di questa bevanda, per ottenere la qualifica di Braumeister è necessario frequentare una scuola di livello universitario, affiancando tirocini formativi presso i birrifici artigianali. Un percorso accademico prestigioso che viene riconosciuto a livello europeo.

Con piacere segnalo Rosa Gravina, la prima Mastro Birraia d’Italia.
Si è distinta nel mondo brassicolo ed è produttrice dal 1995.

Fra i 7 birrifici nel ferrarese, si annovera una realtà che recentemente a Beer&Food , fiera di Rimini, durante la manifestazione Beer ATTraction ha presentato una birra lager a bassa fermentazione 4% alc. Vol , bionda, giallo paglierino, corpo snello e dalla beve viene definita estremamente piacevole. Nel concorso “Birra dell’Anno”, BiRen ha incassato il secondo classificato con Tosco e terzo classificato con Silye , risultati di grande soddisfazione.

Obiettivo100 ritiene che anche il saper bere correttamente sia cultura, condividere una birra con gli amici o attraverso una birra allacciare nuove conoscenze. Nel video servizio che pubblicheremo sul canale You Tube Obiattivo100, avremo il piacere di sentire dalla voce di Andrea e Matteo Govoni quale sia il mix di elementi che ha portato a creare sul territorio una attività da una passione nata in uno scantinato di Renazzo.