02 Dic UN MONDO A COLORI IN PIAZZA GUERCINO
Mercoledì 30 novembre scorso, sotto lo sguardo vigile e trionfante del Guercino, tra le braccia dell’omonima Piazza, sono state presentate ufficialmente le date del Cento Carnevale d’Europa per l’edizione 2023. Con il nuovo anno, la tanto attesa kermesse ritornerà nel suo periodo di svolgimento principale: le cinque domeniche battezzate dal mantello rosso del Patron saranno infatti dal 5 febbraio al 5 marzo.
Dopo i consueti saluti istituzionali da parte del Sindaco Accorsi, foto di rito e presentazione della nuova grafica che accompagnerà i nostri occhi fino all’edizione 2023, giunge però la puntuale riflessione dell’Art Director Riccardo Manservisi, che pone l’accento sul difficile momento storico che tutti noi stiamo attraversando. Tra le mille preoccupazioni però emerge tanta volontà di voler realizzare un Cento Carnevale d’Europa degno di nota.
CONSAPEVOLEZZA
Costantemente annoverato dalle testate giornalistiche e dai social tra le feste assolutamente da non perdere, il Cento Carnevale d’Europa è un interessante caso di studio, che consente di individuare ed esplicitare tantissimi aspetti che rientrano nella categoria di marketing e management degli eventi. Legato al territorio in cui si svolge, anche se da sempre odi et amo tra e per la popolazione centese, la kermesse appartiene a quella categoria di celebrazioni proprie della tradizione locale, divenendo così indiscutibilmente brand e icona del territorio che lo sostiene e che lo ospita.
Ricordiamo, inoltre, che nel 2018 il Carnevale di Cento è stato riconosciuto dall’allora MiBACT come Carnevale Storico, in classifica al secondo posto, ma primo per contributi. I Carnevali storici, testimonianza delle diversità culturali territoriali, sono riconosciuti dal Ministero come patrimonio culturale immateriale e, appunto per questo motivo, devono essere sia tutelati che valorizzati. Sulla base della convenzione UNESCO, per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e promozione delle diversità culturali, i Carnevali storici sono stati inseriti nel Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), compresi tra le manifestazioni riconducibili all’identità storica e culturale, sia a livello nazionale che internazionale. I finanziamenti FUS vengono erogati a seguito di una selezione, previa partecipazione ad un bando pubblico. Il progetto di durata triennale (2018-2020), presentato dal Comune di Cento in stretta collaborazione con la Manservisi Eventi Srl, ha superato positivamente la selezione, ottenendo un finanziamento di 95 mila euro.
CONSOLIDAMENTO O PUNTO DI NON RITORNO?
Tutto ciò ovviamente non basta più per la sopravvivenza della manifestazione carnevalesca, che, ricordando le parole di Riccardo Manervisi, oltre alla pandemia oggi si ritrova anche a far fronte agli strascichi economici inevitabili della guerra in Ucraina.
Sicuramente, all’assessorato alla cultura, in particolare modo nella persona di Silvia Bidoli, va il merito di mostrarsi attento e vigile alle dinamiche del carnevale soprattutto nei suoi aspetti più strettamente culturali. Non è causale che la Fondazione Teatro Borgatti, attraverso una modifica dello statuto, vede l’inserimento della manifestazione carnevale all’interno degli scopi e delle attività, gettando così le basi per un percorso di valorizzazione dell’evento a più ampio respiro culturale.
Risulta fondamentale però, da parte di tutta l’amministrazione comunale, anche il consolidamento dei rapporti con la Manservisi Eventi srl, in qualità di partner tecnico. È necessario garantire una pianificazione pluriennale strutturata e condivisa tra pubblico e privato, riconoscendo che il Carnevale di Cento è una manifestazione profondamente radicata nel territorio centese. Ancora oggi emerge la difficoltà nell’imporre una visione strategica e duratura, cioè un insieme di obiettivi e azioni condivisi in programmi continuativi a medio e lungo termine, in un sistema integrato di servizi offerti dai singoli attori operanti sul territorio, indipendentemente dall’avvicendarsi ciclico delle amministrazioni comunali.
Ciò nonostante, alcuni segnali positivi si iniziano ad intravedere nell’orizzonte di questo “nuovo” Mondo che, speriamo, sia veramente pieno di colori.