PERCHÉ IL COMUNE DI CENTO AUMENTA L’IRPEF?

Giovedì 31 Marzo, verrà modificata in consiglio comunale l’addizionale Irpef, che passa dal 0,6 al 0,8%. Su questo aumento è scoppiato un putiferio mediatico tra maggioranza e opposizione; noi come sempre ci siamo posti più di una domanda e abbiamo cercato di comprendere le tesi di entrambi gli schieramenti, facendo più di una telefonata, per spiegare anche ai non tecnici o politici, le ragioni di questo aumento. Ringraziamo per la disponibilità Alessandro Guaraldi (FDI), Marco Pirani (avanti Cento), Marco Pettazzoni (orgoglio Centese) e l’assessore Carlotta Gaiani per la pazienza e la disponibilità a spiegare a capre come noi un bilancio comunale. Quindi, perché il comune di Cento aumenta l’Irpef?

La risposta anche in questo caso avrà due parti, quella semplice e quella più dettagliata, entrambe divise per fazioni politiche. Per comprenderle vanno tenute presenti alcune cose: il terremoto in questi anni ha permesso una gestione del bilancio comunale più flessibile, con vari “bonus”, che pian piano si stanno esaurendo, poiché l’Emilia Romagna non è più considerata in una situazione di emergenza. Tenete anche presente che i rincari che viviamo tutti i giorni, pesano anche nelle casse del comune (luce, gas, materie prime, forniture). La proroga sulla compensazione da parte dello stato sugli IMU inagibili è arrivata solo OGGI. La rimodulazione delle aliquote IRPEF da 4 a 5, renderà poco percettibile questo aumento alle fasce più deboli. Via con le risposte.

La risposta breve:
Maggioranza: Verrà aumentata l’Irpef per compensare minori entrate che il comune ha beneficiato negli ultimi 10 anni.
Opposizione: Era possibile comunque mantenerla allo 0,6, approvando il bilancio a Maggio, per vedere quali proroghe lo stato avrebbe dato ai sopracitati bonus.

 

Risposta articolata:
Maggioranza: Negli ultimi 10 anni, il comune di Cento ha beneficiato di due grandi “bonus”, ovvero lo slittamento dei mutui che il comune ha attivato nel tempo e la compensazione da parte dello stato delle IMU inagibili sugli immobili non agibili. Parliamo di milioni di euro che da un esercizio all’altro vengono meno. Le scadenze delle rate dei mutui precedentemente rimandate pesano tantissimo nel bilancio e in fase di quadratura era impensabile non ricorrere all’aumento della tassazione. Ulteriori proroghe non certe da parte dello stato (che comunque sicuramente sarebbero state inferiori agli anni precedenti), non sono una base convincente per pensare di rimandare i problemi, che cadrebbero sulla testa dei cittadini negli anni futuri. Questa scelta ci permette più stabilità, ma soprattutto ci permette di investire di più per risolvere problemi cronici di questo comune. Rimandare il bilancio comunale inoltre non avrebbe permesso nuove assunzioni e nuovi investimenti; oltretutto l’amministrazione Toselli aveva già previsto l’aumento nel bilancio di previsione 2022.

 

 

Opposizione: Se si fosse atteso di più prima di chiudere il bilancio, sarebbe stato possibile attendere eventuali proroghe da parte dello stato, proroghe con le quali si sarebbe potuto compensare eventuali ammanchi, senza gravare sulle tasche dei cittadini. La proroga sulle IMU non esigibili è effettivamente arrivata, come si vociferava da tempo, che se tenuta in considerazione, avrebbe permesso di mantenere l’addizionale al 0,6% dando respiro alle famiglie. L’amministrazione Toselli nel corso degli anni ha sempre previsto l’aumento in fase di previsione, senza mai effettivamente applicarla. É una scelta politica per avere più risorse da parte del comune che costa ai contribuenti.

Conclusioni di Obiettivo 100:
Nessuno ha la verità in mano, sono due linee di pensiero differenti ed entrambe comprensibili, ci rendiamo conto però che la ragioneria del comune, coi “bonus” in scadenza si deve essere posta non pochi grattacapi. Accorsi ha fatto la sua scelta, che rivendica con coraggio; Toselli invece con questa contestazione difende le scelte fatte in questi anni.
Marco Pettazzoni ci ha candidamente risposto: “mi chiedo cosa avrei fatto io; probabilmente vedendo i conti del comune sarei stato costretto a scegliere l’aumento, credo che non ci sarebbe stata altra strada. Detto ciò auspichiamo che nei prossimi anni si possa riabbassare la tassazione”. Va anche detto che praticamente tutti i comuni dell’alto ferrarese hanno già l’aliquota al 0.8%.

Staremo a vedere se questa tassazione in più darà più stabilità o almeno ci permetterà di rivedere riqualificati gli immobili comunali (qualcuno ha detto Teatro?). Ma ci sorge un ultimo dubbio:

MATTEO FORTINI


Assessore al bilancio di Toselli e ora nelle file del consiglio comunale in maggioranza con Accorsi. Ponte tra due amministrazioni. Che fine ha fatto? Come la pensa su questo aumento?