
02 Ott Prevenire è vivere: a Cento tornano le giornate della salute
La prevenzione torna protagonista a Cento grazie alla collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e Fondazione ANT. Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto esaurirsi tutte le visite disponibili, le due realtà rinnovano il loro impegno con un progetto che unisce diagnosi precoce e formazione, coinvolgendo non solo i cittadini ma anche le scuole del territorio.
Il cuore dell’iniziativa sarà il “bus della solidarietà”, che domenica 27 e lunedì 28 ottobre sosterà a Cento per offrire screening oncologici gratuiti. Un’occasione importante per la comunità, come ha ricordato la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Raffaella Cavicchi: «La prevenzione è lo strumento che ci permette di affrontare le malattie con maggiore tempestività, aumentando le possibilità di guarigione e riducendo la gravità delle cure».
La sfida però non riguarda solo gli adulti. Fondazione ANT lavora da oltre quindici anni nelle scuole con progetti che intrecciano salute, corretti stili di vita e orientamento al volontariato giovanile. «In Emilia-Romagna abbiamo incontrato oltre 500 classi negli ultimi tre anni» ha spiegato la dottoressa Rossana Messana, sottolineando come il lavoro con i ragazzi generi ricadute positive sull’intera comunità.
Proprio per questo l’Istituto F.lli Taddia sarà protagonista del percorso, grazie al suo indirizzo socio-sanitario. I programmi saranno comunque aperti a tutti gli studenti, con attività differenziate per età: dalle prime classi, che affronteranno temi legati all’alimentazione e all’attività fisica, fino agli studenti più grandi, che saranno coinvolti in incontri mirati sulla prevenzione oncologica.
«Prevenzione e solidarietà circolare» sono le parole chiave richiamate da Raffaella Pannuti, presidente nazionale di ANT, che ha ribadito la necessità di unire pubblico, privato e terzo settore per costruire modelli di assistenza sostenibili. L’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento va proprio in questa direzione, mettendo in rete esperienze e risorse per un obiettivo comune: creare una cultura della salute condivisa, che parta dai giovani e arrivi a tutta la cittadinanza.