
11 Nov La festa della castagna in piazza
Le tradizioni sono una ricchezza per tutti, lo sappiamo bene.
Quanti ricordi di noi bambini sono legati ai cibi tradizionali legati ad eventi festeggiati con i nostri cari?
Quante nonne ci hanno cucinato cibi che a loro volta hanno imparato dalle loro nonne?
E quanti racconti, storie, fiabe, ci sono legate a ricorrenze, Santi e molto altro.
I bambini di ieri sono cresciuti, adesso hanno figli loro stessi, cui fare scoprire tutto questo prezioso bagaglio culturale.
Grazie poi anche alle tante associazioni e ai volontari che portano in piazza quello che spesso era confinato alle mura domestiche
rendendo partecipi interi paesi di sapori e profumi.
Un’occasione per la riscoperta di questo mondo sarà già domenica prossima.
A Cento, nel centro storico, è organizzata dalla Pro Loco la Festa della Castagna (e sarà presente anche il mercato della Versilia: un’ottima occasione di shopping).
La ricorrenza è legata alla festa liturgica di San Martino, che cade l’11 novembre.
San Martino, soldato romano, durante una ronda notturna ne rigido novembre francese del 335 d.C. si impietosì vedendo un mendicante privo di abiti adatti alle temperature del periodo, e così tagliò il suo prezioso mantello bianco, e fece dono di una parte al povero. In sogno gli apparve Cristo stesso, vestito con il mantello da lui donato che diceva «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Al risveglio il mantello era miracolosamente integro.
Spesso in questi giorni attorno all’11 novembre le temperature si fanno meno rigide e la vulgata popolare dice che sia proprio ‘l’estate di san Martino’, voluta da Dio per riscaldare un po’ il santo che si era privato della sua protezione.
Uno dei prodotti di questa stagione è senz’altro la castagna, da cui si ricavava fin da tempi remotissimi, una farina scura e priva di glutine.
Tante sono ricette a base della farina povera di castagne, che spesso sostituiva la farina di grano, che in certi periodi mancava.
Ora la farina di castagne non è più un sostituto povero della farina di cerali, ma resta ingrediente per tante ricette sopratutto per i celiaci.
I nomi de tanti prodotti che la fantasia delle arzdore ha prodotto, come ciacci, mingone, spesso diventano soprannomi addirittura delle persone! Basti pensare che Mistocchine è diventato il nome di un gruppo comico nella vicina San Matteo della Decima…
E anche per questi dolci, zona che vai, nome che trovi: lo stesso prodotto assume denominazioni diverse a seconda del luogo.
Un po’ come per le crescentine: basta fare qualche chilometro e se non lo chiami ‘gnocco fritto’ non ti capiscono nemmeno al ristorante!
Quante storie, davvero, ci possono essere dietro una semplice festa tradizionale!
E allora se vi ho almeno un po’ incuriosito, invito tutti in piazza ad assaggiare almeno un castagnaccio!
Questo e gli altri eventi come al solito li trovate nel calendario qui sotto!