Unesco: da Impresa Storica a Patrimonio Culturale

Il conto alla rovescia per la partenza dell’edizione 2023 di Cento Carnevale d’Europa è iniziato. La manifestazione ha intrapreso da qualche tempo anche il percorso di valorizzazione come Carnevale Storico a cui si affianca la candidatura a Patrimonio Culturale Immateriale Unesco.

Abbiamo approfondito la definizione di: Patrimonio Culturale, Unesco ed abbiamo scoperto che si intendono “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze , il know-how, come pure gli strumenti gli oggetti i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi” (art.2) .

Tutto ciò perché ci siamo chiesti se una impresa storica, alla seconda, terza generazione, possa rientrare in questo Patrimonio Culturale per il territorio in cui è ubicata.

Chissà che si scoprano dei valori nel centese (e non solo) a cui non abbiamo dato il giusto merito.

Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha preso vita il “Registro Nazionale delle Imprese Storiche”. Nasce dalla collaborazione con le Camere di Commercio e con il coordinamento scientifico del Centro per la cultura d’impresa.

L’ Italia è un territorio foriero di imprese – le PMI, sono circa 206mila, questo segmento determina il:

  • 41% dell’intero fatturato generato in Italia
  • 33% dell’insieme degli occupati nel settore privato
  • 38% del Pil del paese

 

Una impresa, si definisce PMI se impiega tra 10 e 249 addetti ed ha un giro d’affari compreso tra 2 e 50 milioni di €. Per essere impresa storica, il soggetto deve aver saputo trasmettere di generazione in generazione, per minimo 100 anni, le competenze, le conoscenze e quei valori identificativi e fondanti del fare impresa nel settore di riferimento.

Tutto ciò permette all’impresa di essere iscritta al Registro Nazionale delle Imprese Storiche e di poter fare sfoggio del marchio Impresa Storica d’Italia. Ad oggi sono poco meno di 2.500 le aziende che hanno potuto accedere al registro.

Registro Imprese Storico logo

La CCIAA di Ferrara, segnala la possibilità di accedere al registro, fino al 31 Maggio 2023, per tutte le imprese che abbiano maturato 100 anni al 31 Dicembre 2022.
Indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore di appartenenza.  Siamo disponibili per fornire i link informativi sui requisiti di accesso al registro.

Una sorpresa? Neppure troppo, quando abbiamo scritto “Chissà che si scoprano dei valori nel centese …” nell’elenco Imprese Storiche troviamo, Molino Pivetti.
Confidiamo di poter conoscere dalla voce dei diretti interessati, gli aspetti che hanno permesso all’azienda, ubicata nella frazione più popolata del territorio centese, Renazzo, gli aspetti rilevanti che hanno permesso il raggiungimento di tale traguardo.

In linea di massima, la PMI italiana è una azienda di famiglia, questo pare essere un elemento estremamente delicato. Il passaggio generazionale comporta una pericolosità di “sopravvivenza aziendale” fortissima.
Solo il 30% sopravvive alla seconda generazione, la percentuale si abbassa al 15% con il passaggio dalla seconda alla terza generazione, riducendosi al 4% di sopravvivenza alla quarta generazione. (fonte Bocconi , Family Firm Institute, AIDF ’17)

Rischiamo di perdere il passato, dimenticare da dove sono partiti i nostri avi nel dopoguerra, l’evoluzione industriale fino ad oggi immersi in un futuro immateriale fra Metaverso ed Intelligenza Artificiale. Se oggi tempo e distanza si sono praticamente azzerate, serve appropriarsi della capacità di plasmarsi ed adattarsi velocemente agli scenari economici mondiali.

Abbiamo voluto puntare l’obiettivo sull’ heritage che ingloba una impresa storica:
radicamento territoriale, la convivenza fra tradizione ed innovazione, tramandare e far conoscere il processo produttivo, l’amore per il prodotto; un insieme di elementi che strutturano la reputazione. Tutto ciò è possibile solo grazie alle persone!