COMMERCIO: NON E’ UNO SCHERZETTO!

Obiettivo100 si è chiesto se è meglio avere molte persone apparentemente disinteressate in centro storico o avere pochissime presenze frettolose con una esigenza, un problema da soddisfare.
Riteniamo utile focalizzarci su alcune osservazioni maturate dopo il lungo week end che ha preso forma a fine Ottobre, legando una festa pagana ed una ricorrenza cristiana.
Il nostro ruolo, ci impone pragmaticità.
Le attività commerciali hanno ben chiaro che nei giorni lavorativi, nelle festività nazionali o quando vi sono eventi locali, ogni giorno dalle 08.30 alle 19.30 vi siano oneri economici, operativi e relazionali che incombono sul punto vendita.
Districarsi in un susseguirsi di situazioni che cambiano velocemente è certamente complesso, allo stesso tempo, abbiamo imparato sulla nostra pelle che l’immobilismo, stop pandemico, non porta a nulla.
L’opportunità che si è manifestata Lunedì 31 Ottobre è stata colta in ogni suo aspetto dal commercio centese ?
Indipendentemente dal settore, le attività commerciali, sono riuscite ad esprimere quel valore che spesso leggiamo gridato nei social “compra nel negozio sotto casa” , “sostieni il commercio di vicinato” , “acquista nel punto vendita vicino a te”.
Vorremmo avere un feedback da chi aveva le luci accese e le porte aperte dei pv per un confronto costruttivo su questo evento.
La nostra osservazione è partita qualche settimana fa.
Sapendo che vi erano attività di programmazione su eventi che avrebbero coinvolto la cittadinanza, andando ad interessare la fascia di bambini e ragazzi.
Questo ci ha portato a pensare che tali soggetti, sarebbero stati accompagnati dagli adulti in centro.
Altri cittadini avrebbero potuto cogliere l’occasione per fare la “vasca” e complice la temperatura mite, il centro si sarebbe animato.
Una animazione che poteva prendere una forma più estesa.
Dal Sabato pomeriggio dare vita ai laboratori di creatività di intaglio zucche, di confezionamento di maschere e costumi, in Piazza Guercino, portando affluenza in centro a sostegno del commercio.
I laboratori potevano continuare con l’importante giornata che ha preso vita, Domenica 30 al Bosco Integrale.
Alcuni di questi aspetti li abbiamo colti parlando con chi ha il negozio, ci riserviamo di confrontarci con l’assessore alle attività produttive, per eventuali note informative e chiarimenti in merito.
Da parte loro, le attività commerciali, come si sono “preparate” al pomeriggio di “dolcetto o scherzetto” ?
Obiettivamente le vetrine non erano certo piene di color zucca, color viola o ragnatele e mostri appesi in ogni dove, al fine di far percepire che quel negozio partecipava a quell’evento specifico.
Esternamente, i portici, le colonne o gli arredi urbani antistanti, in alcuni casi sono stati addobbati il Lunedì , giorno dell’evento.
Qualche esercente ha colto l’occasione di creare contatti con la moltitudine di persone che si sono riversate in centro?
A noi viene in mente ad esempio di accompagnare il “dolcetto del bambino/a “ ad un invito per la mamma, per il papà alla presentazione in punto vendita oppure con un Meet, di una linea di prodotti per l’inverno.
Accompagnare il dolcetto omaggiato con un biglietto natalizio nel quale si ricordino le aperture straordinarie per le festività.
I bambini spesso erano accompagnati contestualmente dall’adulto.
Chiedere a costui se conosceva il punto vendita e di seguire la pagina social mentre scambiamo due parole è un investimento per l’esercente.
Il Principio di Reciprocità, è una regole che ci porta a contraccambiare i doni che ci vengono fatti perché spinti da un senso di obbligo interiore.
Questa ed altre regole, nascono da studi ed esperienze di un importante psicologo statunitense e professore di marketing, R. Cialdini.
Siamo convinti che ogni campanile abbia delle sfumature locali che debbano essere considerate ma contemporaneamente barricarsi dietro “qui non funziona così”, “ non è mai stato fatto”, “tu non conosci il mio mercato” e potremmo proseguire per arrivare sempre ad un punto statico: il commercio ha bisogno di aiuti.
Abbiamo assistito ad un dialogo che riassume in modo ineccepibile il concetto credi in te stesso, ama il tuo lavoro e… il riconoscimento arriva.
Lunedì 31 , alle 18.50 contestualmente alla nostra presenza in un punto vendita, sono entrate due signore esordendo, dopo i saluti, “siamo state attratte dal prodotto che ha in vetrina” etc.. etc..
Non è importante che si sia conclusa la vendita oppure no, la persona di quel punto vendita ha aperto una comunicazione con delle persone sconosciute.
L’evento di Halloween è l’ultimo in ordine di tempo, preceduto da Settembre Centese, dallo Sbaracco, da Cento Carnevale d’Europa con il coinvolgimento di un sabato pomeriggio feriale.
Eventi che hanno mosso una moltitudine di persone verso il centro storico.
Il commercio, a nostro avviso, dovrebbe far trovare in quelle occasioni nelle vetrine fisiche, nel punto vendita aperto, nella stretta di mano e nel saluto con l’esercente “il di più” che non troviamo quando la sera, seduti sul divano, navighiamo in internet distrattamente fra una proposta commerciale e l’altra, un po’ anestetizzati dal motore di ricerca.
A nostro avviso questo è un punto su cui riflettere e personalizzare la proposta commerciale, perché l’empatia non è ancora terreno di dominio per chatbot e messaggistiche intelligenti.
Non abbiamo una risposta all’interrogativo “è meglio avere molte persone apparentemente disinteressate in centro o avere pochissime presenze frettolose”
ma siamo convinti che la differenza sia ancora nelle persone, nel valore del rapporto che si instaura, mantenendo il giusto rispetto reciproco.
Obiettivo100, vuole contribuire a traghettare la realtà locale in questa direzione, a volte con una punta di autocritica oppure riconoscendo i meriti a chi si mette in discussione.

Edi Govoni