24 Mag AUSLFE. CURE PALLIATIVE, CALAMAI: “NONOSTANTE IL COVID POTENZIA LA RETE”
Cure palliative, la direttrice Calamai: “Rete potenziata nonostante il Covid per restituire più autonomia al malato”
La responsabile del servizio Gulmini: “Oggi siamo tornati a seguire il 60% per cento dei pazienti”
Il 29 maggio ricorre la 21esima Giornata del Sollievo. Quale ruolo occupano le cure palliative nella cultura sanitaria del nostro paese ed in particolare nelle politiche sanitarie del nostro territorio? Come funziona la Rete di Cure Palliative attiva in provincia di Ferrara? Se ne è parlato nel corso di Salute Focus Ferrara (format di approfondimento a cura dell’Azienda USL di Ferrara, condotto da Alexandra Boeru) con:
Monica Calamai (dir. Gen. Ausl Ferrara), Loretta Gulmini (Resp. Prov.le Rete di Cure Palliative Ausl Fe), Marika Colombi (dir. tecnico-infermieristica Ausl Fe), Michela Trapella (Resp. Orgaizzativo Casa della Salute di Ferrara) e Ilenia Finessi (Resp organizzativo dipartimento medico chirurgico Ausl Fe).
Pandemia, il punto.
“Abbiamo ancora numeri significativi – ha spiegato la direttrice AuslFe Monica Calamai -. L’incidenza sta calando ma è ancora di 303,6 casi ogni 100mila abitanti con un totale di 3056 casi postivi, il 97,3% dei quali sono asintomatici”. Poi la direttrice aggiunge: “Ci sono ancora 95 ricoverati (2 in terapia intensiva) che in buona parte sono pazienti positivi i cui ricoveri non sono legati a problematiche non Covid”.
Prosegue intanto, seppur a rilento, la campagna vaccinale in particolare per le quarte dosi di over 80 e fragili. A loro la direttrice Calamai ha rivolto l’invito di cogliere l’opportunità della quarta dose perché, afferma, “è molto importante per quel target di età e per chi ha patologie che lo rendono vulnerabile”.
E proprio l’universo dei pazienti più fragili, quelli che devono ricorrere alle cure palliative, è stato dedicato l’approfondimento dell’appuntamento odierno.
Un tema che sta particolarmente a cuore della direttrice Calamai che “ricordando di aver disegnato insieme ad un architetto uno dei primi Hospice presenti in Italia” ha anche sottolineato come ”le cure palliative siano una scelta di civiltà di un popolo”. E ancora: “Nonostante la pandemia, grazie a fondi presenti in azienda e anche al Pnnr, abbiamo potenziato la rete nella nostra provincia. I valori fondamentali sono l’appropriatezza delle cure, l’autonomia che restituisce dignità ai pazienti ed infine l’equità, intesa come possibilità di avere nodi della rete delle cure su tutto il territorio”.
In questo senso sono sia le amministrazioni regionali, dal 2017, che le nuove normative vigenti, a definire gli standard territoriali delle cure, ad esempio, “definendo che ci deve essere almeno una unità di cure palliative ogni 100mila abitanti e un hospice da 10 posti letto sempre ogni 100mila abitanti”.
“La rete – ha poi spiegato la responsabile Rete Cure Palliative Provinciale Ausl Ferrara Loretta Gulmini – deve prevedere ambulatori di cure palliative più vicini possibili alle persona. E poi ancora: hospice, cure a domicilio includendo, naturalmente, l’ospedale quale luogo di intercettazione e presa in carico del malato al quale, una volta dimesso, si garantirà continuità assistenziale anche attraverso le consulenze ospedaliere.”
E Gulmini prosegue: “Questi 4 nodi della rete sono presenti in tutti e tre i distretti seppur con differenze legate alle dimensioni di ciascun distretto. Abbiamo aperti numerosi ambulatori nella case della salute luoghi cerniera tra ospedale e domicilio del malato, dove si crea un rapporto con il paziente di fiducia in rispetto di quell’autonomia di cui parlava la direttrice Calamai”.
Oggi il 60% dei malati oncologici della provincia di Ferrara viene seguito dalla rete delle cure palliative. “Percentuale che – ha precisato Gulmini – nel primo anno di pandemia è scesa al 50% per ritornare però alla percentuale precedente già dal 2021. Stabili anche i numeri dei ricoveri, sia sull’Hospice di Codigoro che su quello di Ferrara, mentre con la pandemia è stata potenziata la domiciliarità con un aumento del monitoraggio telefonico”.
L’ultimo dato che la responsabile della rete ha voluto mettere in evidenza è quello legato alla riduzione dei pazienti tumorali terminali deceduti in ospedale: si è passati dal 35% al 24,7%, un dato che riflette una domiciliarità maggiore di questi pazienti.
Quanto alle figure professionali coinvolte, a sottolineare il ruolo dell’infermiere è stata Marika Colombi della direzione tecnico-infermieristica di Ausl Ferrara che afferma: “E’ un ruolo che necessita di competenze sempre più avanzate, sia in ambito intraospedaliero sia per quanto riguarda la gestione nell’ambito dei nodi della rete delle cure palliative, in particolare a domicilio dove ha anche il compito dell’addestramento rivolto ai care giver.”
“L’assistenza domiciliare è una risposta ai bisogni di salute complessi anche in situazioni avanzate e compromesse – aggiunge la Responsabile organizzativa della Casa della Salute di Ferrara Michela Trappella-. Una figura fondamentale è il “case manager” che assume la gestione del caso prendendo in carico paziente e famiglia anche nei passaggi tra i vari setting: casa, ospedale, hospice, ambulatori”.
“L’ospedale, ha invece messo in evidenza Ila Responsabile organizzativa del dipartimento medico chirurgico Ausl Fe Ilaria Finessi – è luogo di intercettazione e presa in carico dell’utente, considerando le consulenze che poi verranno svolte una volta dimesso come parte importante della continuità assistenziale.”
“Il concetto di cure palliative oggi è porta sempre di più al domicilio – ha tenuto a sottolineare la direttrice Ausl Monica Calamai-. Il paziente deve rimanere nel suo contesto e su questo fronte ancora abbiamo margini di miglioramento molto importanti. E’ però necessario far sapere che ‘cure palliative’ non vuol dire ‘fine vita’. Così come non vuol dire solamente ‘oncologico’: c’è tutto il mondo della cronicità di cui le cure palliative si possono far carico quando fin dal momento della diagnosi, diventando una parte del percorso che queste persone dovranno affrontare.”
“Un fronte talmente importante per Ausl di Ferrara che le cure palliative stanno diventando una struttura complessa e a breve, ha poi concluso Calamai ci sarà un primario (già in gazzetta il bando)”.
La puntata è visibile sul canale You Tube Ausl Ferrara a questo link https://youtu.be/VYRe-Br8Sy0 sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara, Comune di Ferrara, Comune di Argenta, Comune di Copparo, Comune di Codigoro, Comune di Bondeno, Ferrara Focus.